Mobilità

Il Laboratorio Mobilità si occupa di elaborare una strategia climatica locale in riferimento al tema dei trasporti. Il focus del Laboratorio attualmente è rivolto al progetto Pedibus, al potenziamento delle strutture di ricarica elettrica sostenibili, al progetto Equostop.

Nel dettaglio, le principali linee di azioni delineate dal Laboratorio Mobilità da sottoporre all’approvazione delle amministrazioni comunali del Verbano sono:

Servizio Pedibus. Al fine di accrescere l’autonomia dei bambini nel raggiungere la scuola a piedi, promuovere corretti stili di vita, migliorare la socialità e ridurre il traffico di auto nei pressi delle scuole, si è definito un progetto per strutturare il Pedibus in modo sistemico coinvolgendo e responsabilizzando tutti gli enti interessati. Si è definita una pianificazione in 12 passi al fine di organizzare il servizio in modo duraturo nel tempo. In allegato al progetto vi è il Regolamento, una scheda degli strumenti utili e la proposta di attività formative.

Iinfrastrutture di ricarica elettrica. In relazione all’evoluzione della modalità elettrica si è preparato un progetto per l’installazione di punti di ricarica nel territorio del Comune mettendo come obiettivo prioritario l’uso di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili.

Equostop. È un innovativo progetto sulla mobilità sostenibile. Oggi la maggior parte delle auto circolanti sulle nostre strade trasporta mediamente una sola persona a fronte di almeno altri 3-4 posti disponibili; questo genera un grande spreco di energia, code, traffico congestionato e grandi emissioni di anidride carbonica che sono la causa prima dei cambiamenti climatici. Creare nuove condizioni per incoraggiare chi guida un’auto a dare un passaggio a chi lo richiede è il principio su cui si basa EQUOSTOP, al fine di aumentare il coefficiente di riempimento delle auto in circolazione. In sostanza EQUOSTOP garantisce, tramite una “card” (da esporre sul ciglio della strada), che la persona che chiede un passaggio, come chi lo offre, opera in un’associazione del territorio e riconosce, a chi concede un passaggio con la propria auto, un equo contributo volontario alle spese di viaggio. Tutto questo migliora l’ambiente (meno auto in circolazione e quindi minori emissioni di anidride carbonica), crea una proficua relazione tra le persone (chi guida ha un contributo alle sue spese e chi chiede un passaggio risparmia sull’uso della macchina) ed alla fine un passaggio in auto può diventare un momento piacevole di socialità e solidarietà. EQUOSTOP mette anche a disposizione un’app per smartphone che è in grado di calcolare i chilometri percorsi con EQUOSTOP trasformandoli in kg di CO2 non emessa in atmosfera tramite un sistema di “punti NO CO2”. Questi “punti NO CO2” sono poi riconosciuti dalle Pubbliche Amministrazioni del territorio con dei benefit (es. litri di acqua del sindaco, ore di parcheggio gratis, riduzione di tasse) che riconoscono l’utilità di EQUOSTOP nel ridurre il traffico e migliorare la circolazione nel territorio comunale. EQUOSTOP è quindi una risposta “dal basso” al problema della mobilità in aree extra-urbane partendo da una visione sistemica dell’uomo e dell’ambiente che coinvolge quattro parole chiave: il territorio, la relazione, la fiducia e la custodia del creato.

Alptransit. Nel corso degli ultimi anni il nostro territorio è stato coinvolto nel grande progetto della nuova ferrovia transalpina (NFTA) denominata AlpTransit, progetto svizzero di alta velocità ferroviaria lungo gli assi del San Gottardo e del Lötschhberg, che permettono un collegamento rapido ed efficiente tra il Nord e il Sud dell’Europa. Il potenziamento del traffico merci permetterà di privilegiare il trasporto su rotaia, con notevoli vantaggi per l’ambiente rispetto al trasporto su gomma, ma non è del tutto privo di criticità, per quanto riguarda l’attraversamento di zone altamente abitate e d’interesse turistico, quali i comuni costieri del lago Maggiore. A tutt’oggi rimangono irrisolte una serie di criticità relative al territorio e ai rischi idrogeologici e geologici, già evidenziate da relazioni di geologi e Protezione Civile, inserite anche in alcuni Piani di Governo del Territorio (PGT) nei capitoli riguardanti frane e scivolamenti. Da Zenna a Laveno il rischio di dissesto coinvolge anche i corsi d’acqua minori, perché in caso di pioggia si potrebbe verificare un’“onda di terra e rocce” e se una parte di questo materiale dovesse scivolare sulla linea, questa resterebbe bloccata. Il progetto sviluppa quindi le problematiche ambientali e di sicurezza legate ad AlpTransit.

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