(A cura di Giorgio Ferri, laboratorio comunicazione del Tavolo per il Clima)
Cosa sono
Un insieme di produttori e di consumatori di energia prodotta da fonti rinnovabili (di solito pannelli fotovoltaici). Sono formate da cittadini, enti pubblici e privati, piccole e medie imprese, dotate di uno statuto e coordinate da un referente.
A cosa servono
A ridurre i costi individuali delle bollette, a ridurre l’uso delle fonti fossili non rinnovabili e altamente inquinanti, a favorire la socializzazione tra persone sensibili ai problemi ambientali e climatici.
Come funzionano (benefici)
I membri della CER che hanno installato i pannelli fotovoltaici mettono a disposizione della Comunità l’energia prodotta e non autoconsumata (energia condivisa); l’ulteriore energia prodotta e non condivisa dalla Comunità viene comunque immessa nella rete elettrica nazionale. Chi ha installato i pannelli fotovoltaici ha l’energia gratis (autoconsumo), chi consuma l’energia condivisa (senza aver sostenuto i costi di installazione di pannelli) ha costi inferiori, perché la legge prevede incentivi economici alla CER per l’energia condivisa.
Per l’energia immessa nella rete nazionale è previsto un compenso, indicativamente di € 0,050 per ogni kWh, da suddividere tra i membri della CER in base allo statuto. Questo valore è molto basso rispetto all’incentivo che la legge prevede per l’energia condivisa da parte delle Comunità che oggi è pari a € 0,110 per ogni kWh. Proprio questo è il vantaggio economico della costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile.
Da un punto di visto pratico, ogni membro della comunità continua a pagare per intero la bolletta al proprio fornitore di energia elettrica, ma riceve periodicamente dalla Comunità un importo per la condivisione dei benefici garantiti alla Comunità. Tale compenso, non essendo tassato, equivale di fatto a una riduzione della bolletta.
Quanto costano
Il costo maggiore lo sostiene chi installa i pannelli fotovoltaici: circa seimila euro per otto pannelli in grado di produrre 3 kW (impianto tipo per una famiglia). Da questo costo si rientra del tutto in circa tre-quattro anni. Sia il produttore che il semplice consumatore devono acquistare e installare un contatore intelligente (circa cinquanta euro) in grado di rilevare in tempo reale le informazioni che riguardano la produzione, l’autoconsumo, la cessione dell’energia alla rete e l’eventuale prelievo dalla rete qualora la comunità non produca energia sufficiente.
Il contatore intelligente deve essere collegato a una rete WiFi. Per evitare il prelievo dalla rete (più costoso) la Comunità può acquistare e installare un sistema di accumulo dell’energia condivisa e non immediatamente consumata (di solito batterie agli ioni di litio).
La soluzione meno costosa si ha quando un Comune fa parte della Comunità, perché sono disponibili incentivi economici nazionali e regionali per i Comuni che installano pannelli fotovoltaici sui tetti degli immobili di proprietà comunale. In questo caso i cittadini possono essere semplici consumatori, senza costi per l’impianto fotovoltaico.
Come si costituiscono
Occorre procedere per fasi (quattro):
– individuare la disponibilità di tetti dove sia possibile installare i pannelli (o dove sono già installati da meno di due anni) e un gruppo di consumatori disposti a condividere l’energia (purché collegati alla stessa cabina primaria del gestore della rete nazionale);
– dare vita al soggetto giuridico (associazione, cooperativa, ecc.) della Comunità di produttori e di consumatori con uno statuto e un referente;
– ottenere l’autorizzazione alla installazione dei pannelli (o verificare che quelli già installati la possiedano) e richiedere al gestore della rete nazionale la connessione dell’impianto della nuova Comunità Energetica;
– richiedere al GSE (Gestore dei Servizi Elettrici) l’accesso al servizio di valorizzazione e incentivazione dell’energia prodotta e condivisa dalla comunità energetica.
Stiamo lavorando per la costituzione nel nostro territorio di una Comunità Energetica Rinnovabile. Se siete interessati a partecipare mette un commento o inviate una mail a segretavclima.luino.va@gmail.com.